Come comunichiamo con i nostri figli? Perchè continua a non ascoltarmi?....Perchè Devo ripetere sempre le stesse cose?
Nella mia esperienza clinica e facendo ricerca si individuano all’interno delle famiglie, due approcci relazionali tra “figli e genitori” che sono stati denominati “vinci – Perdi”…Ciascuno di essi comporta la “sconfitta di una persona e la vincita dell’altra”. Sono metodi, descritti dalla letteratura, poco efficaci per aiutare i propri figli a crescere in modo responsabile e maturo.
Vi illustro brevemente le dinamiche per riflettere insieme a voi.
Il primo Metodo I “Vinci e Perdi” : il genitore e il figlio devono fronteggiare una situazione in cui i bisogni dell’uno e quelli dell’altro entrano in collisione. Il genitore decide quale debba essere la soluzione che, una volta scelta, viene comunicata al figlio augurandosi che egli vi aderisca.
Se il figlio non condivide la soluzione, può darsi che il genitore cerchi dapprima di persuaderlo ad accettarla, ma se continua a negare la propria approvazione, solitamente il genitore cerca di imporre la condiscendenza del figlio ricorrendo al proprio potere e autorità
Vediamo un tipo di dialogo tra un figlio di 12 anni e un genitore che usa il Metodo I definito un metodo autoritario, dove il genitore usa il suo potere per controllare e decidere sul proprio figlio
CARLA
ciao , vado a scuola
MADRE
cara sta piovendo e non hai preso l’ombrello
FIGLIA
non ne ho bisogno
MADRE
come non ne hai bisogno sta diluviando, ti bagnerai tutta e prenderai un raffreddore
FIGLIA
non sta piovendo forte
MADRE
eccome non sta piovendo
FIGLIA
non lo prendo, odio gli ombrelli
MADRE
cara sai bene che ti riparerà dalla pioggia ed eviterai di bagnarti tutta e poi potrai stare male. non ti lascerò andare via, se non prendi l’ombrello…..
FIGLIA
ho detto di no
MADRE
non voglio sentire storie, vai in camera tua e prendi l’ombrello, non voglio sentire nessun “ma” o “se”, se non lo prendi tuo padre ed io siamo costretti a punirti.
FIGLIA
va bene, hai vinto. Prenderò quel orribile ombrello!!!!
Questo quadro relazionale, il genitore vince e la figlia perde,. La figlia non era affatto contenta della soluzione, ma adotta un comportamento di resa di fronte alla minaccia del genitore di ricorrere al proprio potere (punizione).
Andiamo a vedere le conseguenze di questo metodo con i propri figli:
- risentimento nei confronti del genitore
- difficoltà ad imporsi di fronte alle scelte
- scarsa opportunità per il figlio di sviluppare la capacità di autodisciplinarsi.
Quando un genitore impone la propria soluzione di un conflitto, il figlio avrà ben poco motivo o desiderio di aderire a quella decisione non avendo alcun vantaggio a farlo; non gli è stata offerta alcuna opportunità di pronunciarsi per esprimere il proprio parere.. Qualsiasi motivazione del figlio è estrinseca, esterna alla sua persona. Può darsi che egli finisca con l’assecondare il genitore, ma solo perchè teme la sua punizione o disapprovazione. Di solito i figli che vivono questo tipo di relazione con i genitori, si sentono Vittime di un’ ingiustizia.
Prossimo articolo descriverò un altro secondo Metodo definito poco funzionale se usato con i propri figli.