Psicodiagnosi sull’Attenzione ed intervento con il Metodo Benso rivolto a bambini, adolescenti o adulti con problemi di attenzione o concentrazione.
Che cos'è il metodo Benso?
Si definisce il Trattamento del Metodo Benso come Cognitivo “Integrato” perché mira a potenziare le componenti attentive esecutive, gli apprendimenti complessi (lettura, scrittura, calcolo) e le funzioni sottostanti (linguaggio, visuo-percezione) che risulteranno deboli dalla valutazione.
Tale protocollo si fonda sulla teoria basata sul concetto di modularizzazione (Karmiloff Smith,1990) e sul concetto di gerarchizzazione dei moduli introdotto da Moscovitch e Umiltà (1990).
Il modello Benso (2007) inoltre sostiene che tutti i tipi di apprendimento di minima complessità hanno bisogno di risorse attentive per realizzarsi; per cui un intervento abilitativo non può occuparsi soltanto del modulo specifico deteriorato, ma deve estendersi anche alle componenti attentive a esso dedicate oltre che al Sistema Attentivo-Esecutivo.
Con il trattamento quindi si espone gradualmente e direttamente il soggetto a “stress” attentivi-esecutivi crescenti. La gradualità permette di rinforzare il soggetto ed il rinforzo alimenta la motivazione che amplifica le risorse.
In sintesi non è sufficiente spiegare come si sta attenti, ma bisogna indurre il soggetto ad esprimere in gradualità crescente tutti i tipi di attenzione e le funzioni esecutive di base.
Tale lavoro, rigorosamente individuale, va tarato su ogni soggetto in modo che il sistema cognitivo sia stimolato al massimo livello sopportabile di complessità.