Enuresi Notturna in bambini oltre i 6 anni

Oggi si parla di Enuresi Notturna in bambini oltre i 6 anni

Carissimi genitori, educatori e nonni,

l’enuresi notturna pediatrica oltre i 6 anni si può risolvere con interventi di terapia cognitivo comportamentale, aiutando il bambino a sviluppare la propria autonomia e l’autostima.

Un bambino che segue normalmente le tappe evolutive, inclusa la capacità di contenimento dell’urina, entro i 5 anni  dovrebbe  raggiungere questa autonomia anche di notte, quando invece il bambino continua ad avere incidenti notturni frequenti durante il sonno in questo caso di parla di enuresi notturna.

Secondo il DSM V TR l’enuresi notturna può definirsi primaria quando il bambino ha una ripetuta emissione di urina durante la notte bagnando il letto e i vestiti. Il comportamento è clinicamente significativo quando il fenomeno si manifesta da almeno 3 mesi consecutivi in assenza di un precedente apprendimento, causando nel bambino un disagio psicologico, sociale e scolastico (evitare di andare in gita, rifiutarsi di dormire con coetanei per paura di essere smascherati,  vivere dei disagi con i fratelli o sorelle se hanno un minore età etc..)

Al giorno d’oggi i trattamenti più comunemente usati per l’enuresi notturna non- organica,  sono  i farmaci e/o alcune forme di sistemi di allarme. I due trattamenti hanno degli effetti collaterali significativi ed un coinvolgimento genitoriale importante.

La ricerca indica che la genetica gioca un ruolo significativo nell’Enuresi notturna primaria. Se un genitore ha avuto ENP da bambino c’è la possibilità del 44% che i suoi figli abbiano lo stesso l’ENP.

Trattamenti Invasi

Sono stati utilizzati diversi trattamenti per le ENP: alcuni sono più invasivi di altri. Gli interventi considerati disfunzionali includono la punizione, svegliare il bambino di notte, dare meno da bere, e i farmaci (Lawless, Mc Elderry,2001)

Alcune credenze sbagliate:

  • pensare che il bambino possa smettere da solo
  • pensare che la crescita aiuti il bambino a smettere (spingendo il bambino a diventare un adolescente che bagna ancora il letto)!!!
  • pensare che l’enuresi notturna non si può risolvere in breve tempo, 
  • pensare che questo problema non comprometta la crescita psicologica del bambino e la sua autostima

Incidenza: L’enuresi notturna riguarda circa il 10% dei bambini di sei anni, 1% degli adulti tra i 15 e 20 anni è enuretico.

la terapia cognitivo comportamentale coinvolge attivamente sia i genitori che il bambino, ognuno si assumerà un ruolo specifico per favorire la risoluzione del problema, questo determinerà la riuscita o meno del trattamento e vengono pattuite delle precise condizioni.

Per iniziare un trattamento di terapia cognitivo comportamentale occorre:

  • collaborazione  e motivazione dei genitori e bimbo
  • assenza di condizioni organiche
  • assenza  di situazioni familiare che possono giustificare  il mantenimento del problema

se i genitori e il bambino seguono le indicazioni del terapeuta, l’efficacia della riuscita è molto alta.

L'intervento prevede

ai genitori e al bambino vengono consegnate delle schede, per almeno 15 giorni fino ad un mese, per prendere nota della funzionalità giornaliera delle minzioni. 

consente ai genitori e bambino capire come funziona l’apparato urinario e la vescica, cosa ha mantenuto il problema, cosa occorre modificare sia durante il giorno che durante la notte (ad es: eliminare il pannolone, inserire le sveglie notturne, far bere molto il bambino durante il giorno).

consiste nell’uso dell’immaginazione guidata per creare una esperienza che permetta ai bambini o adolescenti di realizzare di essere capaci di fare cose che prima non sapevano di poter fare. Il Bambino apprenderà un esercizio mentale in cui è capace di visualizzarsi asciutto di notte e immaginarsi in futuro con il letto asciutto. Un miglioramento significativo è visto normalmente dopo solo due o tre visite, senza nessuna contro indicazione.

  • discriminazione dello stimolo della minzione
  • aumento della capacità di contenimento consapevole dell’urina per tempi crescenti

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