Riconoscere la resilienza in un momento di grande emergenza- COVID-19

L'IMPORTANZA DI RICONOSCERE LA PROPRIA RESILIENZA IN UN MOMENTO DI GRANDE CRISI- COVID 19

Tutta la comunità è di fronte ad un evento devastante, siamo in un momento di elevata crisi, scelta e decisione.

E’ importante in questo momento riconoscere quello che sta accadendo cercando di affrontare nel miglior modo lo stress e soprattutto ridurre al minimo il disturbo post traumatico da stress PTSD riconosciuto nel 1980.

Il PTSD  è un quadro sintomatologico che sorge dopo uno stress acuto o  l’esposizione prolungata a un evento traumatico. I sintomi sono incubi, problemi di sonno, stato d’umore alterato, flash back della situazione traumatica vissuta, sentirsi in allarme per quello che mi ricorda l’evento….

Esiste la percezione soggettiva allo stress acuto cioè :non siamo uguali di fronte ad un agente «stimolante –stressante». Ciascuno, in base al proprio patrimonio ereditario, alle esperienze vissute, alla preparazione culturale, alla fragilità psicologica, alle capacità intellettuali… filtra in maniera del tutto personale le diverse situazioni, ne conseguono comportamenti ed atteggiamenti diversi di fronte agli stimoli stressogeni e ognuno può scoprire nuove risorse personali

Essere resilienti significa riconoscere le risorse presenti che aiutano la persona a far fronte in maniera positiva agli eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà. È la capacità di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza perdere la propria umanità.

La letteratura parla di crescita post- traumatica

riconoscere o riscoprire giorno dopo giorno risorse

valorizzare l’aiuto ricevuto

rinnovare la capacità di controllo con dialoghi interni funzionali quali: se riesco a superare questo chissà quante altre cose riuscirò a superare”.. sono vivo.. posso andare avanti… posso aiutare gli altri in questo modo…

dare più valore alla famiglia, ai rapporti e meno agli oggetti o cose.

riconoscere la propria fragilità, accoglierla, raccontarla attraverso un diario personale.

chiedere aiuto se ho bisogno di qualcosa utilizzando i mezzi conosciuti o messi a disposizione.

riscoperta della natura, della musica, delle poesie, del cucinare, creare … in modo da entrare in contatto con le emozioni che a volte sono difficili da gestire.

Riconoscere che cambiare alcune abitudini può causare rabbia, tensione, distacco emotivo… fare qualcosa per evitare la negazione o l’evitamento estremo.

Focalizzare l’attenzione sulle sensazioni positive per sè e per la comunità ad es: accarezzare il gatto, osservare la luce, sentire il profumo di una torta appena sfornata, inviare messaggi positivi ai cari, accogliere la fragilità, sentire il vento, il profumo della pioggia…

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